PIA è lieta di annunciare la partecipazione dell’artista francese Isabelle Cornaro in qualità di visiting artist della quarta edizione del nostro corso avanzato. 

La sua pratica esplora il rapporto tra oggetti e immagini, nel tentativo di decostruire lo sguardo. Nel 2021 il suo lavoro è stato presentato in mostre personali al Museo dell’Orangerie (Parigi) alla Fondazione d’Entreprise Ricard (Parigi) e al Ludwig Museum (Coblenza); ha esposto al Museo Nazionale d’Arte Moderna – Centre Georges Pompidou (Parigi) nell’ambito del prestigioso Premio ‘Marcel Duchamp’. Tra le mostre personali precedenti, quelle realizzate in istituzioni pubbliche e private internazionali come Fondation Hermès (Bruxelles, 2016), South London Gallery (Londra, 2015), M-Museum (Leuven, 2014), La><art (Los Angeles, 2014), Kunsthalle Bern (2013), CNAC-Le Magasin (Grenoble, 2012), Kunstverein Düsseldorf (2009). Ha inoltre partecipato a numerose mostre collettive, tra cui Stories of Almost Everyone (Hammer Museum, Los Angeles), Une brève histoire du futur (Musée du Louvre, Parigi, 2015), Archeo (Highline, NYC, 2014), Beware Wet Paint (ICA , Londres, 2014), One Torino (Palazzo Cavour, Torino, 2013), Decorum (MAMVP, Parigi, 2013), Triennale di Parigi (Palais de Tokyo, Parigi, 2012), Vide-poche (Sculpture Center, NYC, 2011). L’artista vive tra Parigi e Ginevra. 

isabellecornaro.com

Ph. Annik Wetter

ISCRIVITI AL CORSO / SIGN UP →

Liliana Moro è l’artista visiva invitata in qualità di visiting artist della terza edizione del nostro corso avanzato.

Liliana Moro nasce nel 1961 a Milano, dove vive e lavora. Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano. Nel 1989 fonda, insieme ad altri artisti, lo Spazio di Via Lazzaro Palazzi a Milano che chiuderà nel 1993. Incontrando i lavori di Liliana Moro si ha la percezione che sia presente solo ciò che è strettamente necessario. Suono, parole, sculture, oggetti e performance, compongono un mondo che “mette in scena” una realtà, allo stesso tempo, cruda e poetica. Sono territori di un’esperienza individuale (quella dell’artista ma soprattutto dello spettatore) che invitano a andare oltre ciò che è visibile. La riduzione all’essenziale intesa come attitudine, pratica e posizione, non è il risultato di una ripresa del linguaggio minimal, si tratta piuttosto di una modalità che l’artista mette in atto sia quando sceglie di impiegare tecniche elaborate, sia quando sceglie di utilizzare materiali esistenti o oggetti d’uso comune. La libertà di azione è un aspetto importante del lavoro ma lo definisce solo in parte: ciò che produce lo scarto interessante è la relazione tra l’universo delle possibilità e la tensione a più livelli – fisica e poetica – generata da questa relazione.

Ha esposto in importanti mostre collettive quali: Documenta IX Kassel; Aperto XLV Biennale di Venezia; Castello di Rivoli; Quadriennale di Roma; Moderna Museet Stoccolma; PS1 New York; De Appel Amsterdam; Palazzo Grassi Venezia; MART Rovereto; Galleria Nazionale d’Arte Moderna Roma; MAXXI Roma; Triennale, Milano; 58° Biennale d’Arte, Padiglione Italia Venezia; e ha tenuto numerose mostre personali: Galleria Emi Fontana Milano; MUHKA Antwerpen; Istituto Italiano di cultura Los Angeles; Fondazione Antonio Ratti a Como; Fondazione Zegna All’Aperto Trivero, Cubo Garutti /Museion Bolzano, galleria Francesco Pantaleone Palermo/Milano, galleria de Foscherari Bologna.


Ph Sebastian Cortes

ISCRIVITI AL CORSO / SIGN UP →