Dal 10 al 17 luglio 2021
PIA è lieta di presentare Paradoxa, un progetto espositivo nato all’interno della terza edizione del corso in arti visive e cultura contemporanea promosso da PIA – a circulating place for artists and curators. Inaugura sabato 10 luglio, alle 18, presso la Chiesa Madonna delle Grazia a Lecce, in via Madonna degli Studenti 25. È curata da Marta Montoni e Carola Gatto.
Il percorso espositivo comprende le opere di Nausica Barletta con Soglia, Alessio Cerfeda con Non fa niente, lasciami andare, Daniela D’amore con Finché sarò in vita…, Ember con Da qui passan tutti, Rachele Montoro con Equazioni Paradossali, Marco Vitale & Ambra Abbaticola con M☉. Si tratta di opere site-specific e di un’azione collettiva pensata appositamente per gli spazi della Chiesa di Santa Maria della Grazia.
La mostra riflette sulla definizione di paradosso, trovando il suo espediente narrativo in un processo naturale, il ciclo di vita della Pseudis Paradoxa o Rana Paradossale. Durante le fasi del suo percorso evolutivo, dallo stadio di girino sino al compimento del suo totale sviluppo, questo anfibio subisce un processo di trasformazione e di perdita di alcune parti anatomiche: sintetizzando le dimensioni, rimpicciolisce la sua lunghezza dai 25 ai 5-7 cm.
In una prospettiva antropocentrica questo meccanismo viene riconosciuto, classificato e misurato come paradossale: illogico, ovvero non conforme all’abitudine.
Eppure, la natura ci dimostra come un processo di “crescita” non procede per forza secondo una logica additiva.
Come la rana, anche l’essere umano, nel corso della sua vita, compie un processo di sintesi, che spesso viene connotato come “perdita”, “abbandono”, “annullamento”.
Come la rana, anche l’artista nello svolgere la propria ricerca, attua una sintesi estrema volta all’individuazione di forme e linguaggi attraverso cui esprimersi. La ciclicità biologica della Pseudis Paradoxa è però nell’artista scomposta e irregolare: non soggetta a esaurimento alcuno la sua ricerca può processare, elaborare, sintetizzare, eliminare senza soluzione di continuità. E se dunque crescere fosse un processo di eliminazione, cosa saremmo disposti a lasciar andare?
La mostra resta aperta fino al 17 luglio 2021, tutti i giorni, dalle ore 18 alle 21.
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Cover:
La Chiesa di Santa Maria della Grazia, Lecce, ph. Raffaella Quaranta
Gallery:
Ph. Raffaella Quaranta
Dal 10 al 17 luglio 2021
PIA è lieta di presentare Paradoxa, un progetto espositivo nato all’interno della terza edizione del corso in arti visive e cultura contemporanea promosso da PIA – a circulating place for artists and curators. Inaugura sabato 10 luglio, alle 18, presso la Chiesa Madonna delle Grazia a Lecce, in via Madonna degli Studenti 25. È curata da Marta Montoni e Carola Gatto.
Il percorso espositivo comprende le opere di Nausica Barletta con Soglia, Alessio Cerfeda con Non fa niente, lasciami andare, Daniela D’amore con Finché sarò in vita…, Ember con Da qui passan tutti, Rachele Montoro con Equazioni Paradossali, Marco Vitale & Ambra Abbaticola con M☉. Si tratta di opere site-specific e di un’azione collettiva pensata appositamente per gli spazi della Chiesa di Santa Maria della Grazia.
La mostra riflette sulla definizione di paradosso, trovando il suo espediente narrativo in un processo naturale, il ciclo di vita della Pseudis Paradoxa o Rana Paradossale. Durante le fasi del suo percorso evolutivo, dallo stadio di girino sino al compimento del suo totale sviluppo, questo anfibio subisce un processo di trasformazione e di perdita di alcune parti anatomiche: sintetizzando le dimensioni, rimpicciolisce la sua lunghezza dai 25 ai 5-7 cm.
In una prospettiva antropocentrica questo meccanismo viene riconosciuto, classificato e misurato come paradossale: illogico, ovvero non conforme all’abitudine.
Eppure, la natura ci dimostra come un processo di “crescita” non procede per forza secondo una logica additiva.
Come la rana, anche l’essere umano, nel corso della sua vita, compie un processo di sintesi, che spesso viene connotato come “perdita”, “abbandono”, “annullamento”.
Come la rana, anche l’artista nello svolgere la propria ricerca, attua una sintesi estrema volta all’individuazione di forme e linguaggi attraverso cui esprimersi. La ciclicità biologica della Pseudis Paradoxa è però nell’artista scomposta e irregolare: non soggetta a esaurimento alcuno la sua ricerca può processare, elaborare, sintetizzare, eliminare senza soluzione di continuità. E se dunque crescere fosse un processo di eliminazione, cosa saremmo disposti a lasciar andare?
La mostra resta aperta fino al 17 luglio 2021, tutti i giorni, dalle ore 18 alle 21.
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Cover:
La Chiesa di Santa Maria della Grazia, Lecce, ph. Raffaella Quaranta
Gallery:
Ph. Raffaella Quaranta