14 Luglio 2023
Sabato 15 e domenica 16 luglio il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea invita alcune tra le più significative realtà italiane dedicate all’organizzazione e produzione artistica a Supercondominio 5, edizione dal titolo “Oltre la soglia assoluta”. PIA è tra le realtà invitate. Prendendo il nome da un tipo di costruzione in cui più palazzi hanno in comune alcuni beni, Supercondominio è un’immagine di coesistenza basata su relazioni interpersonali e su una conoscenza reciproca approfondita. “Nel corso dei cinque anni di attività condivisa, Supercondominio ha favorito l’incontro – e lo scontro – di entità artistiche dalla missione e programmazione eterogenee, agevolando il confronto su questioni identitarie urgenti nel contesto italiano. Alcune di queste realtà autonome sono nate come istanze espressive in un sistema culturale sordo; altre hanno modulato la propria voce per rispondere a inevitabili sollecitazioni globali; altre ancora hanno, più o meno volontariamente, silenziato la propria programmazione”, affermano i membri del comitato curatoriale Giulia Colletti, Cripta747 e Laura Lecce. “L’edizione di quest’anno mira a restituire la complessità di tali realtà, facendo dell’udito un senso volontario e selettivo attraverso cui ragionare sulla propria presenza, o assenza, nel mondo dell’arte contemporanea e oltre. In un’epoca in cui l’imperante sovrastimolazione sensoriale dovuta a tecnologie sempre più ‘sensibili’ sembra accompagnarsi a forme di atrofizzazione cognitiva umana, e in cui la nostra incapacità di affrontare il cambiamento sembra essere inversamente proporzionale alle ormai più che avvertibili variazioni ambientali causate dalla crisi climatica, fino a che punto la soglia assoluta di percezione deve essere estesa e sollecitata per provocare in noi una reazione?”. Omaggiando la ricerca della compositrice Pauline Oliveros (Houston, Texas, 1932 – Kingston, New York, 2016), ci si eserciterà collettivamente ad ascoltare consapevolemente la propria presenza nel mondo. Intraprendendo un’investigazione collettiva lunga un giorno e una notte, Supercondominio 5 invita i rappresentanti delle realtà presenti a immergersi in un ritiro aurale sulla collina morenica di Rivoli, lungo la via della Valle di Susa, da sabato 15 ore 15 a domenica 16 luglio 2023 ore 16. Nel pomeriggio del 15 luglio, gli spazi riuniti nel Teatro del Museo condivideranno con il pubblico il proprio percorso di ricerca. Al fine di stimolare un ascolto attivo delle programmazioni artistiche, curatoriali ed editoriali, in questa edizione di Supercondominio i rappresentanti di ciascuna realtà sono invitati a intrattenere una serie di conversazioni in cui porsi a vicenda domande circa i progetti svolti nel 2022-2023. Sabato 15 luglio dalle ore 21 alle ore 23.30 si terrà una live sound performance concepita per gli spazi del Giardino della Manica Lunga da Federico Chiari, seguita da una goodnight session proposta da Ramona Ponzini dalle ore 23.30 alle 24. Queste attività di ascolto profondo concilieranno il sonno dei partecipanti che, come avvenuto nelle precedenti edizioni, dormiranno sotto le stelle in tende offerte da Ferrino & C. S.p.A. La mattina del 16 luglio, dopo una sessione di intonazione con i dintorni boschivi di Rivoli, gli spazi riuniti presso il Centro di Ricerca del Museo – CRRI avranno l’occasione di confrontarsi in quattro gruppi di discussione che vertono rispettivamente sulla relazione tra enti culturali e artisti; sul contesto regionale e nazionale in cui gli enti culturali agiscono; sul posizionamento degli enti culturali (tra partecipazione, ritiro e nomadismo); sulle pubblicazioni d’artista concepite come progetti curatoriali o di sperimentazione digitale. Le aree di discussione sono emerse come argomenti d’interesse a partire da un confronto preliminare con le realtà invitate alla quinta edizione di Supercondominio. Questo esercizio di conoscenza reciproca è funzionale al momento assembleare del pomeriggio del 16 luglio che, in maniera controintuitiva, ha come obiettivo non quello di trovare risposte inerenti all’identità del sistema dell’arte italiano quanto piuttosto di esercitare il pensiero comune arrivando alla stesura di una serie di considerazioni che saranno registrate, trascritte e inserite all’interno di una piccola pubblicazione editata collettivamente e autoprodotta, che sarà custodita dal Centro di Ricerca – CRRI del Museo.