27 novembre 2019

Flee approda a Lecce per presentare il suo ultimo progetto e riflettere sul tema della riappropriazione culturale attraverso le pratiche messe in campo dal collettivo. È una piattaforma indipendente e internazionale di ingegneria culturale dedicata alla documentazione e alla valorizzazione delle culture ibride. Funziona come etichetta discografica, casa editrice e ideatrice di progetti espositivi. Si occupa di sub-culture che fa interagire con diversi approcci artistici contemporanei attraverso la pratica della critica. Le produzioni del collettivo giocano sulla trasmedialità: dopo “Benga Music”, con un focus sul Kenya, è la volta di “Tarantismo: Odyssey of an Italian ritual”, la sua ultima fatica. Uno studio che passa attraverso le testimonianze e i contributi di diversi esperti, dalla medicina alla religione, dal cinema all’arte contemporanea sino alla musica elettronica. Flee è ospite di Pia per parlare della sua metodologia con due diversi momenti di confronto: un workshop aperto al pubblico dal titolo “Curare la transmedialità”, condotto dai due ideatori del progetto – Alan Marzo e Olivier Duport – a partire dalle 17. E dalle 18.30 la presentazione del libro e del doppio LP che contiene registrazioni originali di musicisti-esorcisti registrati e rielaborati in chiave elettronica da produttori e dj d’avanguardia come: Bjorn Torske & Trym Søvdsnes (NO), LNS (CA), UFFE (DK), KMRU (KE), Bottin (IT) e Don’t DJ (DE). Per parlare di sottoculture e trance come esperienza mistica, erotica, di sogno: un linguaggio atavico, interculturale.


www.fleeproject.com

27 novembre 2019

Flee approda a Lecce per presentare il suo ultimo progetto e riflettere sul tema della riappropriazione culturale attraverso le pratiche messe in campo dal collettivo. È una piattaforma indipendente e internazionale di ingegneria culturale dedicata alla documentazione e alla valorizzazione delle culture ibride. Funziona come etichetta discografica, casa editrice e ideatrice di progetti espositivi. Si occupa di sub-culture che fa interagire con diversi approcci artistici contemporanei attraverso la pratica della critica. Le produzioni del collettivo giocano sulla trasmedialità: dopo “Benga Music”, con un focus sul Kenya, è la volta di “Tarantismo: Odyssey of an Italian ritual”, la sua ultima fatica. Uno studio che passa attraverso le testimonianze e i contributi di diversi esperti, dalla medicina alla religione, dal cinema all’arte contemporanea sino alla musica elettronica. Flee è ospite di Pia per parlare della sua metodologia con due diversi momenti di confronto: un workshop aperto al pubblico dal titolo “Curare la transmedialità”, condotto dai due ideatori del progetto – Alan Marzo e Olivier Duport – a partire dalle 17. E dalle 18.30 la presentazione del libro e del doppio LP che contiene registrazioni originali di musicisti-esorcisti registrati e rielaborati in chiave elettronica da produttori e dj d’avanguardia come: Bjorn Torske & Trym Søvdsnes (NO), LNS (CA), UFFE (DK), KMRU (KE), Bottin (IT) e Don’t DJ (DE). Per parlare di sottoculture e trance come esperienza mistica, erotica, di sogno: un linguaggio atavico, interculturale.


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